Alzi la mano chi, sentendo citare il termine “Sartoria“, non penserebbe, in automatico, ai vestiti. Probabilmente nessuno!
Se cerchiamo la definizione di sartoria, però, il dizionario ci parla subito di laboratorio artigianale. Dove si usano le mani, insomma, e le macchine da cucire, ma non dove per forza si cuciono vestiti. E in effetti, no, CEPI non è una casa di moda. Ma i nostri quattro sarti, sotto la guida esperta di Monica Valbonesi, confezionano dei veri e propri vestiti su misura per i nostri silos.

Un lavoro diversificato e mai uguale. “Ci sono molte cose da imparare”, ci spiega Monica. “Tagliare non è un’azione così banale come sembra, anzi! Devi fare lo sviluppo della misura, considerare un po’ di tessuto extra per poi poterlo cucire nella maniera corretta. O ancora, i fondi: i modelli sono tutti diversi e di conseguenza anche le misure, le bretelle”.

Monica afferma che ogni silo è a sé stante e poche volte si riusa lo stesso modello. E questo è il tema portante del lavoro e del metodo in CEPI: personalizzazione e flessibilità.

Trevira e tessuto filtrante per i silos, fluitex per il fondo dei silbox, ma anche PVC, usato nelle calze spalmate in aspirazione.
L’universo della sartoria di CEPI è un mondo tagliato su misura tutto da scoprire!